Etiopatogenesi della Malattia Parodontale
L’attacco parodontale collega la radice dei denti alla corticale dell’osso alveolare permettendo ai medesimi di avere stabilità e funzione corretta.
Si tratta di una malattia cronica a eziologia polimicrobica e sito specifica che colpisce i tessuti di sostegno dei denti: il cemento radicolare, l’osso alveolare, il legamento parodontale e la gengiva. Dati epidemiologici recenti indicano come la prevalenza e la possibilità di subire danni irreversibili con perdita di elementi dentali aumentino con l’eta’, con un picco di incidenza tra i 50 e 60 anni. Per quanto riguarda la distribuzione tra i sessi le donne risultano essere più colpite degli uomini; per il resto la malattia ha una diffusione ubiquitaria, anche se con specifiche predilezioni etniche e geografiche (influenti sono la razza e/o l’etnia, il background genetico, l’ubicazione geografica, i costumi sociali, lo status socio-economico, le pratiche alimentari di una popolazione).
La presenza dei batteri a livello della gengiva marginale attiva la risposta immunitaria dell’ospite: i capillari si dilatano, aumenta il flusso sanguigno, afferiscono i globuli bianchi che, nella messa in opera del meccanismo di difesa, provocano attivazione di sistemi immunologici (interleuchine etc.) ed enzimatici (collagenasi) a cascata il cui funzionamento incontrollato attiva un distacco ed ad una distruzione delle fibre marginali che normalmente connettono la gengiva alla superficie radicolare.
Così il solco gengivale, punto dove la gengiva produce una sorta di “anello fibroso-mucoso” che fa da barriera per impedire il passaggio batterico, e che normalmente ha una profondità massima di 2 millimetri, va gradualmente approfondendosi, e mano a mano che progredisce il fenomeno di distruzione delle fibre parodontali, si trasforma in una tasca parodontale. Si assiste contemporaneamente ad un marcato incremento della quota di batteri anaerobi obbligati che trovano proprio nella tasca parodontale, in assenza di ossigeno, il loro habitat ideale. Dunque il quadro clinico di infiammazione gengivale una volta instaurato e non trattato evolverà inevitabilmente, in una manifesta parodontite, caratterizzata dalla distruzione delle fibre e del tessuto osseo.