La tipizzazione linfocitaria è un’analisi fondamentale per l’accertamento e la diagnosi delle malattie ematologiche, ossia che colpiscono il sangue, così come di diverse patologie che interessano il sistema immunitario. Si tratta quindi di un test necessario a individuare la presenza di malattie autoimmuni, leucemie linfatiche croniche e acute, immunodeficienze primarie e secondarie e persino per determinare in modo preciso la risposta linfocitaria a eventuali trapianti.
Attraverso un semplice prelievo di sangue, il test di tipizzazione linfocitaria è quindi in grado di valutare dal punto di vista quantitativo e qualitativo le sottopopolazioni del linfociti per la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento di una varietà di patologie e condizioni.
Cosa sono i linfociti?
I linfociti sono cellule che, tipicamente, vanno a costituire all’incirca il 25% della quantità totale dei globuli bianchi (chiamati anche leucociti) presenti nell’organismo umano. Il loro numero può subire un incremento laddove sia presente un’infezione o una leucemia.
Esistono due tipologie di linfociti: i linfociti B, che sono cellule del sistema immunitario umorale e riconoscono gli antigeni, producendo anticorpi per contrastarli; e i linfociti T, ossia cellule del sistema immunitario cellulo-mediato che secernono le citochine. Queste ultime hanno un ruolo di regolazione – intesa come attivazione o inibizione – della risposta immunitaria e possono offrire supporto ai linfociti B nella loro azione di difesa.
È poi importante fare un’ulteriore suddivisione tra le diverse popolazioni di linfociti caratterizzate dai cosiddetti antigeni CD (Cluster Differentiation) presenti sulla superficie delle cellule:
- I linfociti T totali, detti CD3, sono fondamentali per l’immunità cellulo-mediata e rappresentano dal 60% al’80% dei linfociti totali presenti nella circolazione sanguigna.
- I linfociti T Helper (CD4), che hanno una funzione di supporto ai linfociti B nella produzione di anticorpi.
- I linfociti T citotossici (CD8), che hanno la funzione di distruggere virus, batteri e altri agenti patogeni esterni che aggrediscono l’organismo.
- I linfociti T regolatori (CD25), che regolano la produzione del linfociti T Helper.
- I linfociti B (CD19), prodotti nel midollo osseo, che generano anticorpi.
- I linfociti NL (Natural Killer), una sottopopolazione linfocitaria che produce citochine, riconoscendo e distruggendo cellule infette o tumorali.
Ecco quindi che, attraverso la tipizzazione linfocitaria, è possibile analizzare le varie sottopopolazioni di linfociti al fine di confermare o escludere malattie infiammatorie, infezioni, deficienze immunitarie o patologie linfoproliferative.
Come funziona il test di tipizzazione linfocitaria
Come avviene il test di tipizzazione linfocitaria? Si tratta di un’analisi semplice, rapida e non invasiva per il paziente. Essenzialmente, si procede al prelievo di una piccola quantità di sangue da una vena del braccio, in modo del tutto analogo a quanto si farebbe per un’analisi di controllo.
Il sangue prelevato viene custodito in una provetta e successivamente analizzato con diversi metodi: la citometria a flusso, l’immunofluorescenza e varie tecniche immunoenzimatiche. I risultati ottenuti consistono nell’identificazione qualitativa e quantitativa degli antigeni CD presenti sulla membrana cellulare dei linfociti del paziente, e verranno interpretati da un medico specialista (generalmente un immunologo o un ematologo) al fine di definire, valutare o caratterizzare vari parametri:
- La riduzione o l’assenza di specifiche popolazioni linfocitarie nella circolazione sanguigna, in caso di immunodeficienze primitive o secondarie.
- Le variazioni linfocitarie legate all’avanzare dell’età o alla presenza di neoplasie o infezioni virali.
- Il grado di attivazione delle cellule immunocompetenti in presenza di malattie infettive o autoimmuni, o successivamente a un trapianto di organi.
La tipizzazione linfocitaria in Biomolecular Diagnostic
Biomolecular Diagnostic mette a disposizione un’analisi di tipizzazione linfocitaria per approfondire le funzionalità del sistema immunitario e per l’impostazione corretta dei protocolli di Micro Immuno Terapia. Grazie a quest’analisi approfondita, sarà possibile identificare e quantificare le specifiche classi di linfociti e dosare il titolo anticorpale contro i principali herpesvirus.
Proponiamo in tal senso un pacchetto di analisi di tipizzazione linfocitaria ottenibile tramite prelievo del sangue venoso periferico e che comprende:
- ANALISI SOTTOPOPOLAZIONI LINFOCITARIE
- RECETTORE SOLUBILE IL 2 (RsIL2)
- ANTICORPI ANTI EPSTEIN BARR-VIRUS EBNA IgG
- ANTICORPI ANTI ANTI EPSTEIN BARR-VIRUS EA IgG
- ANTICORPI ANTI EPSTEIN BARR-VIRUS-VCA IgG
- ANTICORPI ANTI-CYTOMEGALOVIRUS IgG
- ANTICORPI ANTI-VARICELLA ZOSTER IgG
- ANTICORPI ANTI HERPES-SIMPLEX VIRUS 1 + 2 IgG
È possibile ottenere maggiori informazioni e visualizzare il referto alla pagina dedicata al servizio.